2001: UN ROCAMBOLESCO EPILOGO DI BUNDESLIGA
Il 19 maggio del 2001, un'appassionante edizione della Bundesliga si chiuse in modo rocambolesco. L'ultima giornata fu decisiva: sul proprio campo, lo Schalke incassò rapidamente due gol per mano dell'Unterhaching e poi fu sotto anche per 3-2, ma alla fine ribaltò la situazione e si impose per 5-3. Per conquistare il titolo nazionale, però, il club di Gelsenkirchen aveva bisogno di una contemporanea sconfitta del Bayern Monaco, che al 90' si ritrovò in svantaggio per 1-0 ad Amburgo, prima di pareggiare i conti in pieno recupero con una punizione a due nell'area di rigore avversaria, toccata da Stefan Effenberg per Patrik Andersson, il quale riuscì a superare la barriera, a battere Mathias Schober e a riscrivere la storia di quel campionato. Il pubblico del Parkstadion, che aveva cominciato a festeggiare troppo presto, rimase gelato.
Da allora, una rivalità già aspra è diventata ancor più marcata: un nuovo capitolo è fissato in calendario per martedì prossimo, quando lo Schalke ospiterà il Bayern, la cui collezione - comprendente tute, pantaloncini e ulteriori articoli da non perdere - è in vendita su modacalcio e può essere visitata qui.
UN DUALISMO SCANDITO DA TANTI EPISODI
Il giorno dopo, un'altra sfida molto sentita andrà in scena: la Fiorentina farà visita alla Juventus.
A partire dal 7 ottobre 1928, data in cui i bianconeri vinsero uno scontro diretto per 11-0, la contrapposizione tra questi club è stata nettissima. Nella stagione 1981-1982, le due squadre si contesero lo scudetto fino al turno conclusivo, durante il quale la Fiorentina era impegnata a Cagliari, si vide annullare un gol e fu beffata dal club torinese, vittorioso a Catanzaro con un calcio di rigore trasformato da Liam Brady. Nel 1990, la Juve batté tra le polemiche la formazione del capoluogo toscano in finale di Coppa UEFA e le portò via anche Roberto Baggio, il cui trasferimento mandò su tutte le furie i tifosi gigliati. Quattro anni fa, invece, una strepitosa rimonta da 0-2 a 4-2 ha fatto godere i viola, trascinati da un incontenibile Pepito Rossi, autore di una tripletta.
Gli episodi sopracitati hanno scandito un dualismo storico, destinato a offrire presto nuove emozioni.