UN EPILOGO INATTESO
La sedicesima edizione dei Campionati del Mondo di atletica leggera ha segnato la conclusione della carriera agonistica di Usain Bolt. Il giamaicano si era presentato nella capitale inglese con la speranza di aggiungere nuovi trionfi a quelli già collezionati in passato, ma non ha centrato gli obiettivi desiderati. Dopo essersi dovuto accontentare della medaglia di bronzo nei 100 metri, non è nemmeno riuscito a chiudere la propria frazione nella finale della staffetta 4x100: un infortunio alla coscia sinistra lo ha costretto a fermarsi e a crollare a terra, tra lo sgomento generale.
Gli eventi degli ultimi giorni hanno umanizzato questo straordinario campione, che è sembrato quasi un marziano per molto tempo, visti i fenomenali risultati da lui ottenuti.
UNA CARRIERA COSTELLATA DI SUCCESSI
Usain ha inizialmente praticato il cricket. La successiva scelta di dedicarsi all'atletica si è rivelata determinante per il ragazzo originario di Trelawny, il cui palmarès è dominato dalle otto medaglie d'oro olimpiche conquistate tra il 2008, il 2012 e il 2016.
I riscontri cronometrici più clamorosi, invece, risalgono alla rassegna iridata di Berlino 2009. 9"58 sui 100 metri e 19"19 sui 200: due pazzeschi record mondiali, ovviamente ancora imbattuti.
LA PARTNERSHIP CON LA PUMA
Bolt ha un forte legame con la Puma, marchio importantissimo, i cui prodotti possono essere acquistati sul nostro sito.
Il colosso tedesco dell'abbigliamento sportivo ha recentemente organizzato una speciale conferenza stampa, nel corso della quale c'è stato spazio per una celebrazione delle gesta di Usain, che in questa circostanza ha anche ricevuto le Legacy Spikes, scarpe create dalla Puma per omaggiare il proprio eccellente testimonial.